Illustrazioni e copy: Ketty Parente
Logo, Branding, Web: Davide Falzone
Web development: Matteo Colombo
Anno: 2021
Progetto in corso
Materiale: Carta
Essere parte di un gruppo
L’immagine coordinata nasce dall’idea di essere un gruppo di donne per le donne. Nel delineare l’identità visiva la comunicazione ha seguito alcuni concetti chiave, quali comunità, rinascita, azione e denuncia, dando al centro antiviolenza un aspetto empatico, incisivo e forte: un gruppo di donne che accoglie, condivide esperienze e contrasta attivamente la violenza di genere.
Rompi il Silenzio - Centro Antiviolenza
Rompi il Silenzio è un’associazione di donne per le donne nata a Rimini per condividere un percorso di consapevolezza e autodeterminazione ed offrire un aiuto concreto per uscire dalla spirale della violenza e dalle sue implicazioni sociali.
Scopri di più: www.rompiilsilenzio.org
Il processo creativo ha tenuto conto del nome dell’associazione e della sua identità chiara e incisiva. Il logo ha cercato di valorizzare ed evidenziare questo messaggio di denuncia, trovando la sua sintesi in una soluzione tipografica compatta, altamente leggibile e che desse risalto alla forza del nome-slogan.
Tutti gli elementi dell’identità visiva sono stati sviluppati parallelamente per potersi uniformare, dialogare e richiamare a vicenda.
La ricerca e la scelta delle font ha privilegiato l’immediata leggibilità degli slogan e l’agile fruizione dei contenuti divulgativi, perché fossero funzionali al bisogno di denuncia.
Partendo da una palette esistente a due colori: verde e viola, si è riflettuto sui lividi, i segni più evidenti che la violenza lascia, che sono anche la narrazione di una guarigione. Quest’ultimo aspetto positivo ha sviluppato una gamma cromatica per evocare l’idea di una possibile rinascita.
I soggetti femminili delle illustrazioni sono figure senza volto – la violenza sottrae l’identità – ma hanno la bocca per esprimersi, dialogare e denunciare. Siamo le storie e le esperienze che condividiamo.
La postura delle silhouette vuole trasmettere accoglienza e sicurezza con pose frontali e non aggressive.
Le composizioni sono modulabili, affinché il senso di coralità e di sostegno sia sempre il messaggio più importante.
Le forme e i colori richiamano le varie identità culturali per rendere il problema della violenza sulle donne il più possibile trasversale.
Il segno vettoriale permette di riempire o svuotare le figure a seconda dei contenuti della comunicazione ed essere trasposto in differenti declinazioni.